Santo Niente - "Occhiali Scuri al Mattino" (2004)
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Grande e atteso ritorno di una delle più importanti entità del rock italiano degli anni '90. Una nuova, potente formazione affianca ora Umberto Palazzo. "Occhiali scuri al mattino EP", con i suoi quattro inediti e la sua traccia live, indica nuove direzioni musicali e precede di qualche mese la realizzazione del long playing. Prodotto, registrato e mixato da Marco L. Lega, il miglior Santo Niente di sempre!
Il SN nasce nel 94 a Bologna da un'idea di Umberto Palazzo (voce e chitarra), allora reduce dall'esperienza con i Massimo Volume. La formazione originale è un trio che, nel 95, con la denominazione "Umberto Palazzo e il Santo Niente", realizza il cd "La vita è facile" per l'etichetta fiorentina Consorzio Produttori Indipendenti (CPI), la stessa label che in quegli anni pubblica, fra gli altri, i primi dischi di Marco Parente e Marlene Kuntz. Il suono che contraddistingue la band è una miscela di furore elettrico e testi poetici, l'ispirazione più prossima i Nirvana e i Sonic Youth.
La band partecipa, con il brano "Wir sind partisanen", al progetto collettivo "Materiale resistente", comprendente disco, libro, tour e film, dei registi Davide Ferrario ("Tutti giù per terra") e Guido Chiesa ("Il partigiano Johnny").
Nel '96 Umberto Palazzo accetta di realizzare la colona sonora del lungometraggio "Jack Frusciante è uscito dal gruppo", di Enza Negroni; il film, tratto dall'omonimo best-seller di Enrico Brizzi, vede la partecipazione degli allora esordienti Violante Placido e Stefano Accorsi.
Intanto la band continua il tour e, grazie agli infuocati live-act, accresce la sua popolarità, fino alla pubblicazione, nel '97, del secondo album "'Sei na ru mo'no wa na 'i". A questo punto la band è diventata un quartetto e, con il nome ridotto semplicemente a "Santo Niente", continua ad esibirsi dal vivo per due anni, battendo tutti i locali e i festival d'Italia, fino ad accumulare oltre centocinquanta concerti.
Nel '99 l'ingranaggio s'inceppa e la band si dissolve.
Umberto Palazzo, rimasto unico titolare del progetto, continua a lavorare alla composizione del terzo disco e intanto manipola la musica come dj, esperienza che amplifica la sua sensibilità musicale.
Nel 2002 il Santo Niente rinasce a nuova vita.
Umberto infatti, trasferitosi a Pescara, trova un feeling con Raffaello Zappalorto (basso), Gino Russo (batteria) e Alessio D'Onofrio (chitarra), riproponendo il vecchio repertorio con una nuova veste, più consona ai tempi, alla rinata sensibiltà e all'incisiva personalità dell'attuale band.
Il sound si fa meno spigoloso, più caldo e ricco di sfumature sonore, anche grazie all'introduzione nel live set di tecniche dj-istiche.
Il 2003 è l'anno cruciale del Santo Niente, in cui tecnica, esperienza ed ispirazione si fondono per dar vita ad una manciata di nuove straordinarie canzoni, in cui il vecchio spirito compie un salto evolutivo, incorporando nello stile psichedelia e ritmo.