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Slugs - "Bob Berdella Bizzarre Bordello" (2005)

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Gli SLUGS nascono nel natale 1998 durante una session d’improvvisazione in un locale reggiano. I quattro ragazzi vengono da esperienze differenti: Martino Pompili, il cantante e chitarrista del gruppo, era chitarrista nei REGURGITANT ANIMALS, gruppo stroboscopic punk, nei psichedelici SUCKERFISH (già con Giulio Salvarani al basso e Ulisse Tramalloni alla drum machine), e infine nella band fiorentina CH..CH.. CHADAVERIANS, crogiolo di idee dalle quali prendono forma i primi pezzi degli SLUGS; Andrea Rovacchi, oltre al suo ben noto impegno come fonico, suonava le tastiere negli SNAKERIDERS band electro-noise ispirata agli Yes.
Per due anni gli SLUGS si dedicano interamente alla ricerca di un proprio stile che sfocia con il ritiro in sala di registrazione; è il 2001, ma per l’uscita dell’album si dovrà aspettare la metà del 2002. L’esordio dal titolo SLUGS esce per Superlove, etichetta curata da Luca G dei Julie’s Haircut e distribuita da Gamma Pop.
Da questo momento la band partecipa ad una serie di festival e si esibisce in svariati concerti in tutto il nord Italia suonando in più occasioni al fianco degli stessi Julie’s Haircut, dei Giardini di Mirò, di Bugo e dei Joe Leaman. Sono due intensissimi anni di performances che vedono gli Slugs sempre più maturi e coinvolti.
Nel 2003 approdano alla Black Candy Records di Firenze. Nell’anno successivo, il brano inedito “Toxic Town” è inserito nella compilation Indie Against In(vi)die, curata dalla SUB records di Modena a cui partecipano, oltre agli SLUGS, MARLENE KUNTZ, MEGANOIDI, PAOLO BENVEGNÙ, YUPPIE FLU, JULIE’S HAIRCUT, JOE LEAMAN e SANTO NIENTE.
Negli ultimi anni lo stile degli SLUGS si è molto evoluto, passando da un rock incisivo ed istintuale ad una più pacata e raffinata riflessione sonora. È un mix di psichedelia, rock, garage e ritmiche funk dalle atmosfere evocative e toccanti. Non ci sono precisi rimandi ad artisti del passato se non nella miscellanea di suggestioni compositive: ci si può trovare dentro il rock del deserto, così come le atmosfere epiche di Morricone. Come ha detto qualcuno, dopo aver ascoltato il loro primo album “...in un mondo perfetto gli Slugs rischierebbero seriamente di dominare le charts!!!”
“Bob Berdella Bizarre Bordello” è il percorso cognitivo che porta alla deriva dell’essere, alla distruzione del “se” e alla fusione con l’”altro”. E’ la genesi del fallimento come arma dell’affermazione che, incarnata dalle più svariate esperienze ed entità, racconta di una nostalgica necessità di vivere...
FUORI DAL TEMPO, LONTANI DA OGNI MODA,
ASSOLUTAMENTE UNICI, SEMPLICEMENTE GLI SLUGS!!!